
DESCRIZIONE: Il Salento Tormaresca Fichimori dei Marchesi Antinori nasce nella tenuta di S. Pietro Vernotico, di proprietà della famiglia Antinori e situata in Puglia, nella zona del Salento. È prodotto principalmente con uve Negroamaro, con una piccola aggiunta di uve Syrah, macerate a freddo per 5 giorni alla temperatura di 5°C, in modo da estrarre gli aromi varietali, il colore e le componenti polifenoliche più morbide. Il vino, quindi, fermenta senza bucce alla temperatura controllata di 18°C. Vino rosso da bersi freddo, alla temperatura di 8 - 10°C, è ideale per accompagnare pesce crudo come tartare, sashimi e sushi. Ottenuto con uve 100% Moscato bianco. Colore: rosso porpora con eleganti riflessi violace. Abbinamenti: Ottimo in abbinamento ad antipasti, è perfetto con pesce e carni bianche, sia in umido che alla griglia. |
LA CANTINA: La passione, il coraggio e la fiducia nell’enorme potenziale qualitativo della Puglia sono gli elementi che hanno spinto gli Antinori ad investire in questa regione, in particolare nelle zone di Castel del Monte e del Salento. L’idea di fondo su cui si basa la filosofia produttiva di Tormaresca è quella di produrre grandi vini da vitigni autoctoni pugliesi. Eccellenza:Cercare, sempre, di produrre vini di qualità assoluta, attraverso l’attenzione ai particolari, l’entusiasmo e la passione, la ricerca e la precisione.
|
LA STORIA: “Data 1998 il nostro sbarco in terra di Puglia, con il sistema di vigne e cantine dell’azienda Tormaresca nella Murgia barese e nell’Alto Salento. Un’altra storia di redenzione di meravigliosi terroir. Forse, addirittura, la più importante. Nei grandi pianori del “tacco” d’Italia si fa vino dai tempi degli antichi romani. Anzi, quantitativamente, questa regione è stata a lungo, ancora pochi anni fa, la principale produttrice d’uva da vino della penisola. Si trattava , però, soprattutto di grappoli da esportazione, tagliati dai loro tralci e subito spediti nel resto d’Italia e del mondo per fare vini da tavola di altre cantine. Se c’è un posto dove storicamente è nato vino di quantità, più che di qualità, è stato qui, fra l’Adriatico e lo Ionio. Le cose hanno iniziato a cambiare da pochissimi anni. Ora è in corso un grande Rinascimento dei terroir locali. Tutta la Puglia è percorsa da Vie del vino e punteggiata di nuove cantine all’avanguardia. Parliamo del risveglio del Primitivo, del Negroamaro, dell’Aglianico.. Oggi in questa regione ci sono venticinque vini DOC, perle di una stagione tutta nuova e fecondissima. Alla quale speravamo di dare il nostro contributo. E’ stato ancora una volta un viaggio in quei luoghi, a metà tra la vacanza e l’esplorazione, a farci comprendere le potenzialità di questa nuova frontiera meridionale. Eravamo, come sempre, io e Cotarella, a metà degli anni Novanta. Sentii subito che qui c’erano uve antiche, risalenti addirittura alla Magna Grecia, che ancora dovevano sbocciare, enologicamente parlando. Se altrove, arrivando in una nuova zona vinicola, eravamo dovuti partire dalla selezione e rielaborazione delle viti e dei terreni, qui la situazione era molto diversa: le uve erano splendide, i terreni perfetti, ma si sentiva la mancanza, a mio parere, di strutture e procedure moderne orientate alla qualità E’ nata così la Cantina di Masseria Maime, in attività dal 2009. Modernissima, concepita secondo le più recenti dottrine sulla vinificazione da Renzo Cotarella, tuttavia circondata da campi, boschi e ulivi secolari. E abbiamo lavorato anche sul marketing, con piccole idee come il Fichimori, che si propone di creare la nuova tradizione del rosso bevuto freddo. O con un olio extravergine d’oliva a base di due varietà pugliesi: la Cellina e la Coratina.” |